Il percorso formativo

Secondo le norme dettate dalla legge istitutiva dell'ordinamento professionale, il titolo di studio richiesto è uno dei diplomi di laurea indicati nell'art. 3, co. 2, lettera d), della legge 11 gennaio 1979, n. 12 ed in particolare quelli appartenenti alle classi di laurea elencate nell'allegato 2) del regolamento sul tirocinio approvato dal Consiglio Nazionale con delibera n. 327 del 23.10.2014.

E' richiesto inoltre un periodo di praticantato di 18 mesi presso lo studio professionale di un Consulente del lavoro, iscritto all'albo da almeno 5 anni.

Dopo il praticantato è necessario superare un esame di Stato, per l'abilitazione allo svolgimento dell'attività professionale, che prevede prove scritte e orali nelle seguenti discipline: diritto del lavoro e legislazione sociale, diritto tributario, diritto privato, pubblico e penale, ragioneria.

Dall'inizio degli anni '80 la categoria si è attivata per ottenere una formazione mirata a livello universitario: sono nate così le Scuole dirette a fini speciali per Consulenti del lavoro in vari atenei italiani.

Già dall'anno accademico 1989/90 è stata attivata, presso l'Università di Siena, una Scuola triennale per la formazione dei Consulenti del lavoro, che ha rilasciato i primi diplomi al termine dell'anno accademico 1991/1992.

Numero chiuso, interdisciplinarietà, studi specialistici (diritto amministrativo, penale e processuale del lavoro, legislazione sociale, tecniche e gestione della contrattazione collettiva, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, diritto sindacale, diritto tributario, diritto comunitario, sociologia del lavoro), lezioni teoriche e pratica professionale sono le caratteristiche di questa Scuola.

Dall'anno accademico 92/93 è operativa la Scuola diretta a fini speciali presso l'Università degli Studi di Modena. Dall'anno accademico 95/96 la Scuola di Modena e dall'anno accademico 96/97 quella di Siena hanno trasformato i corsi in Diplomi di laurea triennali e a questa si sono aggiunti Diplomi di laurea per Consulenti del lavoro istituiti a Palermo presso la facoltà di Scienze politiche (a.a. 95/96) e a Padova e Teramo presso le rispettive facoltà di Giurisprudenza (a.a. 96/97).

Altri ancora già approvati o in via di approvazione dai Senati accademici stanno per essere attivati.

Tutto ciò grazie alla delibera del C.U.N. (Consiglio Nazionale Universitario) che, in riferimento a quanto previsto dalla legge 341/90, ha infatti deliberato la istituzione, presso le Facoltà di "Giurisprudenza, Economia e commercio e Scienze Politiche", del Diploma universitario di "Consulente del lavoro", riconoscendo il grande interesse sociale della professione e la esigenza di una qualificazione culturale specifica di base.

Il corso di laurea triennale prevede esami obbligatori sia nell'area del Diritto (tributario, del lavoro, commerciale, amministrativo, civile, penale, comparato internazionale comunitario) che in quelle della Sociologia e dell'economia.

Per garantire elevati livelli di professionalita´ e per poter soddisfare al meglio le esigenze dei clienti e´ inoltre obbligatoria la formazione continua dei Consulenti del Lavoro. I professionisti hanno il dovere di curare ed aggiornare con continuita´ le proprie conoscenze tecniche e giuridiche necessarie a garantire le aspettative dei cittadini e delle istituzioni. Nell´ambito delle rispettive competenze i percorsi formativi vengono individuati dal Consiglio Nazionale e dai Consigli Provinciali.